QUANDO IRRIGARE IL PRATO:
L’acqua per il prato è un elemento indispensabile, quindi è bene sapere quando irrigare il prato per evitare che la mancanza di acqua possa ridurne lo sviluppo e complicarne la sopravvivenza soprattutto nei periodi più caldi.
I periodi dell’anno in cui è necessario irrigare il prato sono:
- l’estate e l’autunno, per la maggiore attività vegetativa,
- non è necessario annaffiare in inverno perché il prato è a riposo ed in primavera perché l’umidità notturna e qualche pioggia sono sufficienti.
Le annaffiature variano a seconda della temperatura e del tipo di terreno, quindi da 1 volta a settimana per i periodi più freschi e i terreni argillosi, fino ad irrigare tutti i giorni nei mesi caldi dell’estate.
Gli orari più adatti per l’ irrigazione sono:
- al mattino presto perché l’acqua sarà sfruttata nelle ore successive con un processo di fotosintesi
- la notte, perché le temperature fresche impediscono l’evaporazione e avremo a disposizione una maggiore pressione per l’irrigazione.
COME IRRIGARE IL PRATO:
La quantità di acqua di cui necessita il prato giornalmente è differente secondo le zone climatiche.
Mediamente servono circa 5 litri d’acqua per ogni metro quadro della superficie del prato.
La realizzazione di un impianto d’irrigazione è la scelta migliore.
Un impianto annaffierà tutte le zone del prato nelle quantità e negli orari giusti, evitando manutenzioni fino alla fine dell’estate, le zone rovinate dal caldo saranno minori e ci darà un prato in buone condizioni tutti i giorni.
Gli impianti d’irrigazione possono essere:
- interrati, composti da tubi idonei al sotterramento, irrigatori a scomparsa e centraline per la distribuzione dell’acqua,
- esterni con timer , tubi comuni da giardinaggio e irrigatori in vista che hanno un costo minore per la realizzazione ma sono ben visibili sul prato ed ad ogni inverno andranno smontati per evitare che si danneggino con il gelo e successivamente ripristinati ogni primavera.
SCEGLIERE GLI IRRIGATORI PER IL PRATO:
La scelta degli irrigatori per il prato dipende dalle dimensioni e dalla forma del terreno da irrigare.
Negli impianti d’irrigazione interrati si possono scegliere tra irrigatori a scomparsa statici o dinamici, che risiedono a livello del suolo e quando entrano in funzione la pressione dell’ acqua li spinge fuori dal terreno per il tempo dell’irrigazione.
Quando sono a riposo non saranno di ostacolo alle operazioni di taglio del prato e alla manutenzione.
Negli impianto esterno si possono scegliere tra irrigatori a schiaffo, irrigatori oscillanti , irrigatori a turbina o irrigatori circolari.
Irrigatori a scomparsa
Gli irrigatori a scomparsa vengono utilizzati negli impianti d’irrigazione interrati, vengono collocati appena sotto il livello del terreno e lasciano il prato libero.
La pressione dell’acqua li fa entrare in funzione spingendo fuori i pop-up.
Gli irrigatori pop-up dinamici ruotano spostando il getto e sono adatti a superfici di dimensioni medio-grandi, sono facili da regolare nella traiettorie e nell’ampiezza del settore da irrigare.
I pop-up statici sono preferibili in aree piccone e producono un getto fisso ad ombrello di massimo 5 metri.
Irrigatori a schiaffo
Gli irrigatori a schiaffo ruotano su se stessi producendo un getto circolare parallelo al terreno, sono chiamati così perché il loro movimento è garantito da un martelletto metallico che colpisce il getto d’acqua.
Irrigatori oscillanti
Gli irrigatori oscillanti sono costruiti da un braccio in alluminio forato orizzontale al terreno.
L’acqua viene espulsa dai fori verso l’alto, questi irrigatori riescono a bagnare aree rettangolari o quadrate.
Irrigatori a turbina
Gli irrigatori a turbina si muovono circolarmente grazie a un stame di ingranaggi che dà anche un ulteriore spinta al getto d’acqua riuscendo a bagnare fino a un raggio di 12 metri.
Irrigatori circolari
Gli irrigatori circolari sviluppano un getto d’acqua capace di bagnare aree di piccole dimensioni e aiuole.